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Blog, aprilo e guadagna – Parte 2

blog fidelizzazione

Guadagnare con un blog è sempre stato il tuo sogno ma non sai da dove cominciare? Intanto potresti cominciare dall’inizio. ovvero dal primo articolo di questa serie. Dopo torna pure in questo articolo per proseguire la lettura in modo ordinato.

Ancora ti stai chiedendo quale sia la differenza tra un blog e un sito web? Questo articolo ne parla in maniera semplice ed esaustiva.

Scrivere su un blog non è sinonimo di guadagni certi. I guadagni infatti devono essere maturati in termini di visualizzazioni: se il tuo blog non lo guarda nessuno difficilmente riuscirai a guadagnarci anche un solo centesimo di euro. Ecco perché il detto “ogni lasciata è persa” è molto valido in questo contesto. Infatti, ogni lettore che arriva è effettivamente un’opportunità per un potenziale guadagno. Per far maturare dei guadagni però non basta che ci sia un lettore solo. I lettori infatti dovrebbero essere molti. Ma per vedere davvero un ritorno economico i lettori non devono essere esclusivamente dei nuovi lettori, ovvero persone che non avevano mai visitato il blog prima d’ora. Abbiamo bisogno necessariamente sia di nuovi lettori che di lettori abituali. Perché?

Fidelizzare i lettori è di vitale importanza per il tuo blog

La fidelizzazione è estremamente importante, altrimenti sarà come cercare di seminare patate o altri ortaggi sull’asfalto: è impossibile aspettarsi risultati soddisfacenti! (A proposito di patate, con la salsiccia ci stanno bene molto bene!) Se invece i semi vengono piantati su un buon terreno, sicuramente qualcosa nascerà da quei semi. Ecco che quindi, parlando in linguaggio metaforico, dobbiamo trovare, o meglio, preparare il miglior terreno possibile per la miglior resa dei nostri semi. Ovviamente i semi rappresentano i nostri articoli che pubblichiamo sui blog. Il terreno, in questo caso, rappresenta il pubblico che accede ai nostri articoli. Nel momento in cui pubblichiamo da zero il nostro blog, ovviamente ogni singola persona che vi accederà sarà un nuovo visitatore. Ma per poter cercare di tenere nel tempo una crescita costante delle visite non possiamo solo affidarci ai nuovi visitatori. Abbiamo bisogno trasformare quanti più nuovi visitatori possibili in visitatori abituali. Questo perché per poter guadagnare sono necessarie molte visualizzazioni. Quindi i visitatori abituali andranno ad alimentare in maniera costante il flusso di visite sul blog, il quale altrimenti sarebbe tenuto vivo solo da visitatori occasionali che probabilmente non torneranno mai più.

Come fare per fidelizzare i visitatori del blog?

La bacchetta magica non esiste e quindi dobbiamo trovare un modo che funzioni per poter far tornare volontariamente i lettori sul blog. L’unico modo per invogliare i lettori a tornare sul blog è quello di scrivere articoli su argomenti che sono di loro interesse. Ecco perché, come spiegato ampiamente nella prima parte di questa serie di articoli, è importantissimo concentrarsi solo su un settore e non spaziare con gli argomenti. Il blog deve necessariamente essere focalizzato su un argomento. L’argomento principale del blog, sviluppato in ogni sfaccettatura con i vari articoli, sicuramente non interesserà l’intero genere umano presente su internet. Molti lettori infatti arriveranno sul blog e non torneranno mai più proprio perché non interessati. Altri invece lo troveranno interessante. Chi trova interessante ciò che si trova scritto nel blog è predisposto a farci ritorno. Ovviamente chi ci fa ritorno non si aspetta di leggere le stesse identiche cose già lette la volta scorsa.

Ecco dunque i tre segreti principali per fidelizzare i lettori:

  • argomenti sviluppati con passione, cura e qualità
  • pubblicare regolarmente
  • stimolare l’azione diretta

Argomenti sviluppati con passione, cura e qualità

Per sviluppare contenuti di qualità bisogna metterci una certa cura. Ciò significa che è impensabile mettersi a sedere, pensare a cosa scrivere, e pubblicare il tutto in soli 15 minuti. Ciò di cui vogliamo scrivere deve essere oggetto del nostro studio. Dobbiamo pensare a ciò di cui vogliamo scrivere in un modo nuovo, fuori dagli schemi: questo è possibile farlo solo se si ha una certa passione per ciò che scriviamo. Dunque se non siamo appassionati di caccia e pesca, evitiamo di aprire un blog di caccia e pesca. Questo perché anche se studiamo un argomento non è detto che questo ci appassioni. E quando scriviamo senza passione il lettore se ne accorge. E se il lettore, appassionato ad esempio proprio di caccia e pesca, si accorge che il blogger non è appassionato almeno quanto lui a quell’argomento, questo non sarà affatto stimolato a tornare sul blog. Solo chi ha una certa passione e conoscenza potrà riuscire ad argomentare un certo tema e sviscerarlo ampiamente contribuendo alla soddisfazione del lettore. E solo chi soddisferà il lettore riuscirà a fidelizzarlo.

Inutile dire quanto sia importante evitare orrori errori grammaticali. Se, per assurdo, il nostro blog ha più errori grammaticali che parole dovremo aspettarci guadagni nulli. Non dobbiamo assolutamente sottovalutare l’attività di revisione e di correzione. La fretta è nemica della qualità in ogni lavoro e ambito della vita. Per fare i lavori fatti bene ci vuole il suo tempo.

Pubblicare regolarmente

La frequenza con cui pubblichiamo sul blog è importantissima. Infatti, ogni articolo pubblicato sul blog ha riportata la data di pubblicazione. Alcuni blog indicano per ogni articolo quanto tempo è passato dalla sua pubblicazione. Se un lettore capita su un blog e vede che l’ultima pubblicazione è stata fatta 8 anni fa, è chiaro che quell’articolo probabilmente non sarà neppure aperto. Questo non perché un articolo di 8 anni fa non sia più valido, ma semplicemente perché chi cerca informazioni su internet le cerca più aggiornate possibili. Ecco quindi che è necessario avere un buon programma e darsi delle scadenze di pubblicazioni. Diciamo che pubblicare un nuovo articolo alla settimana è un ottimo obiettivo. Se il blog è appena nato si potrebbe pensare anche a 2 o 3 articoli alla settimana. Ma l’importante è non sacrificare la qualità in favore della quantità. Meglio pubblicare meno e meglio che di più ma peggio. Le soddisfazioni saranno poi certamente migliori.

Chi visita il nostro blog deve intuire a prima vista la frequenza di aggiornamento del blog. Infatti, è possibile impostare una barra laterale nel blog stesso, dove potremmo metterci un po’ di tutto. La cosa più importante da metterci nella barra laterale è l’elenco degli ultimi articoli pubblicati. Da quell’elenco, il lettore, potrà vedere con i propri occhi quanto tempo è intercorso tra la pubblicazione di un articolo e l’altro. Se il lettore si accorgerà che il blog viene regolarmente aggiornato, sarà più probabile che questo si ripresenterà dopo qualche giorno per controllare la presenza o meno di nuovi contenuti.

Stimolare l’azione diretta

Gli articoli che scriviamo devono essere possibilmente tutti aperti e non chiusi. In che senso? Un articolo chiuso è un articolo il cui scopo si esaurisce con la sua lettura senza offrire altro che la sua semplice lettura. Questo potrebbe essere ad esempio il caso di un blog di notizie. Un articolo aperto invece implica invece che il lettore possa continuare a fare qualcosa di attivo sul blog anche dopo aver letto l’articolo. Potremmo quindi invogliare il lettore a commentare. Oppure potremmo indirizzarlo su un altro articolo tramite link all’interno del pezzo oppure direttamente alla fine dell’articolo stesso. Se abbiamo un canale YouTube potremmo citarlo e invitare il lettore ad iscriversi. Stessa identica cosa per gli altri social network.

Per stimolare il lettore a fare il suo ritorno, tenendo quindi lo stato dell’articolo su “aperto”, potremmo inserire verso la fine dell’articolo una domanda in sospeso. Domanda in sospeso? Che cos’è? Una domanda in sospeso è una domanda ben ponderata e ben formulata con il preciso scopo di creare curiosità in chi la legge. Ma visto che è “in sospeso” la risposta dovrà necessariamente essere data nell’articolo successivo ancora da pubblicare. Generando quindi curiosità nel lettore si ha più possibilità che questo torni sul blog per leggere la risposta a quella stessa domanda lasciata in sospeso alla fine dell’articolo precedente.

La curiosità del lettore va premiata e non ingannata. Quindi l’articolo che scriveremo per dare risposta alla domanda lasciata in sospeso deve essere genuino e non un semplice articolo acchiappa click. Capita sempre più spesso infatti di leggere titoli di articoli sensazionali, i quali poi si traducono in meri articoli acchiappa click. Ecco, evitiamo di ingannare i nostri lettori: ne va della salute del blog.

Serve sapere altro?

Come abbiamo potuto vedere è davvero di vitale importanza per il blog poter contare sia su nuovi lettori che soprattutto su lettori abituali. Far ritornare i lettori sul proprio blog è cosa possibile solo se i nostri articoli sono ben scritti, chiari e autorevoli. Insomma, dobbiamo dare subito l’impressione che sappiamo bene di ciò che parliamo nei nostri articoli. In questo modo acquisiremo autorevolezza e i lettori torneranno per leggere altri nostri lavori. Ma per dare l’impressione di conoscere bene ciò di cui stiamo scrivendo, la nostra conoscenza in merito deve essere reale. Come fare per far capire a chi ci legge che ogni articolo è frutto di un attento lavoro e non parole buttate a caso in cerca di gloria? La risposta a questa domanda, che tratteremo nel prossimo articolo di questa serie, fa la differenza tra il successo e il fallimento.